E' la consapevolezza di una condizione liberatoria dell'arte, cio' che appare di maggior interesse nella pittura di Ballantini, il sentimento e la necessita' di un'aperta creativita' evidente nella complessita' figurale delle sue immagini, instancabili. Nell'aggiungere, che con aderenza filologica ritroviamo nel suo ruolo piu' proprio di attore comico, dove pur partendo dall'imitazione, reinventa e improvvisa dilatando e divorando i personaggi incontrati e imitati. Nello stesso modo in pittura cerca formule storiche d'appoggio come il cubismo e poi via, scioglie i nodi in pieno ardore inventivo, cancan e tumulti di frenesia creativa… Gia' consumati nel mitico moulin rouge al grido imbonitorio di spectacle spectacular.